Carpi (MO)
Il progetto della nuova Chiesa di Cibeno di Carpi è stato assegnato dopo la vittoria del relativo Concorso. La chiesa, dedicata alla Santa Trinità è situata in un’area che fino agli anni 50 si configurava come una zona rurale alla periferia di Carpi. Oggi, invece, Cibeno è un quartiere residenziale con la profonda necessità di una nuova e più ampia chiesa.
Il sito di progetto è un lotto triangolare nelle vicinanze di un’area industriale, caratterizzato, a sud, dalla presenza dell’antica chiesa e, a nord, dalle mura perimetrali del cimitero costruito alla fine del IXX secolo e sconsacrato dagli anni ’60. Tra questi sorge l’oratorio e a est si trova un ampio prato per le attività oratoriali.
Il progetto vincitore del concorso è stato revisionato per ridefinire le risorse economiche a disposizione dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. La ristrettezza economica è stata assunta quale opportunità per pensare a un edificio semplice, sobrio, che non ricercasse geometrie di monumentalità non necessarie. All’esterno la chiesa è caratterizzata da una composizione minimale di pochi semplici volumi, che ricercano un dialogo con il paesaggio industriale adiacente.
La chiesa è stata collocata fra le mura del cimitero sconsacrato, così da costruire uno spazio per il futuro della comunità, che ponesse radici nella propria storia. Le mura isolano dalle criticità presenti all’esterno, realizzando uno spazio silenzioso e accogliente. L’area a prato a est è stata mantenuta libera e intatta, raggiungendo l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo.
Il volume principale, orizzontale, trova un’espressione di grande verticalità nel parallelepipedo della lanterna che si staglia sopra al presbiterio, caratterizzata da un’apertura zenitale che fornisce abbondante luce naturale all’interno della chiesa. Esternamente la lanterna è caratterizzata da una facciata ventilata in metallo con la reinterpretazione del dipinto di Masaccio “La Santa Trinità”, a cui la chiesa è dedicata. Il motivo è riprodotto con un intento più simbolico che figurativo in altre porzioni della facciata.
La facciata principale ha un significativo sporto di volume che realizza un portico a forma di “L”. Il nuovo sagrato è una superficie leggermente inclinata, pavimentata con granito giallo, che riprende i colori delle mura esistenti e crea uno spazio caldo e accogliente.
Le antiche mura sono state restaurate, avendo cura di mantenere le tracce delle vecchie lapidi, per guidare i fedeli in un percorso di meditazione e raccoglimento. La facciata della chiesa, con il proprio carattere sobrio e silenzioso, è impreziosita con inserti longitudinali in oro che rappresentano, in analogia alle fiamme degli affreschi rinascimentali, le anime dei morti ascendenti al paradiso.
COMMITTENTE: Diocesi di Carpi
PROGETTO: Concorso, Preliminare, Definitivo, Esecutivo, Direzione Lavori
DATA: 2017 – 2020
DATI DIMENSIONALI: Superficie Lotto: 670 m²
FOTO: Carlo Oriente